Un G7 storico
l G7 di Taormina non è stato, come molti hanno scritto, un fallimento o un flop. Che la nuova Presidenza Trump fosse schierata contro l’Accordo di Parigi sul clima, era ben noto. Non era, invece, affatto scontato che gli altri sei “grandi” – Canada, Regno Unito e Giappone assieme a Germania, Francia e Italia –
Il G7 di Taormina non è stato, come molti hanno scritto, un fallimento o un flop. Che la nuova Presidenza Trump fosse schierata contro l’Accordo di Parigi sul clima, era ben noto. Non era, invece, affatto scontato che gli altri sei “grandi” – Canada, Regno Unito e Giappone assieme a Germania, Francia e Italia – dichiarassero di voler andare avanti, isolando la posizione statunitense. Non era mai successa una cosa simile: un G7 storico dunque. Va ricordato che, pochi giorni prima, a Berlino c’era stata una riunione del Petersberg Climate Dialog, convocato dalla Cancelliera tedesca Merkel, in cui Canada, Unione europea e Cina avevano convenuto che questi Paesi continueranno comunque nell’impegno sui cambiamenti climatici, qualunque siano le decisioni degli Usa. Anche il rappresentante cinese Xie Zhenhua ha ribadito che “la Cina manterrà fede agli impegni sottoscritti”. Vedremo che fine farà l’accordo Cina-Usa di cooperazione tecnologica da mille miliardi di dollari. Se Trump abbandona il campo, l’Europa deve alzare il suo ruolo di leadership, cosa che ha già iniziato a fare e che si è vista a Taormina. Il prossimo passaggio sarà al G20 di Amburgo, dove parteciperanno anche tutte le potenze emergenti.
Registriamo invece l’approvazione del CETA – il trattato di libero scambio EU-Canada, basato sullo stesso schema del TTIP – che il Parlamento italiano è chiamato a ratificare. Si tratta della stessa logica “il commercio prima di tutto” che, come si è visto, è in crisi, avendo generato nazionalismi e protezionismi potenzialmente disastrosi. Nei Trattati commerciali, invece, ambiente e diritti sociali devono stare al centro e non più ignorati come finora è accaduto.
Ci batteremo con l’aiuto di chi ci sostiene e le energie di volontari e attivisti perché il CETA venga respinto.