Lo sciopero delle api

Cosa succederebbe se le api smettessero di impollinare? Nulla di buono, dato che un terzo del nostro cibo dipende direttamente dal loro lavoro. Solo in Europa oltre quattromila verdure dipendono dall’impollinazione naturale. Le cause del declino delle api sono molte: perdita di habitat, parassiti e malattie, monocolture, ma soprattutto l’uso indiscriminato di pesticidi. Tra questi, gli insetticidi neonicotinoidi ormai tristemente famosi per il loro impatto su api e altri impollinatori naturali. Entro l’anno l’Italia e gli altri Paesi Ue dovranno decidere sulla messa al bando definitiva di tre insetticidi neonicotinoidi: imidacloprid e clothianidin della Bayer, thiamethoxam della Syngenta. Per chiedere il bando totale e permanente di queste sostanze e dare voce alle api, attivisti di Greenpeace si sono travestiti da api operaie e hanno inscenato uno sciopero, con tanto di picchetto di fronte al Ministero delle politiche agricole, impugnando cartelli e scandendo slogan come “Niente api, niente cibo”. I messaggi erano diretti al ministro Maurizio Martina. A sostenere idealmente le api in sciopero oltre centomila persone che in meno di quattro mesi hanno sottoscritto l’appello su salviamoleapi.org